Padiglioni didattici nel Parco Superiore della Reggia di Portici
Il Laboratorio di Composizione Architettonica e Urbana 1B nell’a.a. 2023-24 ha lavorato sull’ideazione di piccoli padiglioni didattici da inserire nel Parco Superiore della Reggia di Portici e, in particolare, in 5 aree individuate come strategiche: l’area di ingresso a nord-est; l’area del Fortino, l’area del CNR-ex Fagianeria, l’area della Pallacorda e l’area a nord-ovest, in cui è prevista la definizione di un nuovo ingresso nei pressi di Ercolano.
La richiesta posta agli studenti sin dalla prima lezione è stata quella di scegliere una delle 5 aree e di progettare, inizialmente in gruppo, poi individualmente, un padiglione didattico, definendone posizione, dimensione, carattere.
L’obiettivo del Laboratorio, d’intesa con il corso di Teoria della Progettazione col quale si integra, è dunque di quello di introdurre il tema dell’ideazione di un piccolo manufatto architettonico capace di integrarsi, “rappresentandoli”, in una serie di “contesti” più ampi: quello di un’area “monumentale” segnata dalla presenza di una straordinaria architettura di grande scala, quello di un parco/bosco legato in modi diversi a una dimensione urbana, quello di una serie di “parti” specifiche di questo parco/bosco, diversamente rappresentative dei suoi caratteri naturali e artificiali.
L’insegnamento, utilizzando una metodologia che intreccia senza soluzione di continuità – nella logica dell’”imparare a progettare, progettando” – principi teorici, esercizi, studio di “esemplari” e sperimentazioni progettuali, si propone di sviluppare negli studenti, ai fini della definizione consapevole di un progetto di architettura:
- la capacità ermeneutica e critica necessaria per l’interpretazione del tema architettonico (in termini morfologici, tipologici, costruttivi e di linguaggio) in relazione a specifici luoghi (astratti nonché naturali o urbani);
- la conoscenza delle procedure compositive di base, (a partire dal riconoscimento degli elementi e delle relazioni che tra essi si stabiliscono) che strutturano l’ideazione dell’oggetto architettonico, anche in relazione al/ai suoi contesti;
- la padronanza dei fondamentali programmi, strumenti e tecniche utili per mettere a punto elaborati elementari (bidimensionali e tridimensionali, schemi, diagrammi, collage, modelli) che accompagnano il processo progettuale e consentono non solo di descriverne con chiarezza e precisione gli esiti alle varie scale ma anche di raccontarne lo sviluppo;
- la consapevolezza che l’esperienza del primo anno, più che a una compiutezza degli esiti, serve a cominciare ad acquisire conoscenze, metodi e strumenti di lavoro che saranno perfezionati nei laboratori di composizione architettonica e urbana degli anni successivi.
Il corso, a valle di una parte introduttiva dedicata alla struttura del programma e dei temi di indagine, si articola nei seguenti momenti che riguardano il luogo, i riferimenti, la composizione e il racconto del progetto:
– conoscenza e interpretazione dell’area di studio;
– uso dei riferimenti progettuali (risidegno critico e interpretativo);
– definizione delle prime ipotesi progettuali;
– specificazione e valutazione delle soluzioni attraverso discussioni collettive;
– redazione degli elaborati finali (tavole grafiche, modelli e book).
Ogni momento è scandito da lezioni e da specifiche esercitazioni che guidano l’elaborazione del progetto.
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